Salvia, ecco come curarla a regola d’arte

La salvia viene considerata una delle piante utilizzate come spezie dalla maggior diffusione ed impiego che perdura da secoli se non addirittura millenni, ed è anche immancabilmente presente tra le spezie tipiche della cucina mediterranea, oltre che un vero e proprio rimedio officinale che traspare addirittura dal “nome scientifico” della pianta.

Curare la salvia sembra essere qualcosa di effettivamente “fattibile” per moltissimi ma anche la pianta in questione nasconde alcune piccole / grandi avversità. Se è alla portata di tutti, coltivare la salvia può dare delle ottime soddisfazioni perchè la sua raccolta e semina può essere, con alcune opportune differenze, coltivata tutto l’anno.

Pianta officinale evergreen

Il nome Salvia deriva da Salvus che ha origini latine ed identifica non solo questa, ma anche altre piante della stessa famiglia, in quanto è stata impiegata largamente sia come cibo e condimento dello stesso sia per impacchi, soluzioni e cure vere e proprie per varie parti dell’organismo. La salvia cresce nell’area Mediterranea da millenni ed è stata rapidamente adottata nella coltivazione.

La più famosa è la Officinalis che è anche quella più facile da trovare, essendo riconoscibile dalle foglie leggermente ruvide, abbastanza spesse e dalla forma allungata, ha come quasti tutte le piante simili un comportamento mediamente arbustivo, cresce in molte condizioni anche se predilige un clima caldo, abbastanza soleggiato, e può essere coltivata sia in giardino che in vaso.

Come curare la Salvia

Prendersi cura della salvia è abbastanza semplice, in entrambi i casi, bisogna semplicemente ricordarsi di non eccedere con le cure stesse: se da una parte ha bisogno di una quantità di acqua moderata nella maggior parte dei casi, resiste meglio ai periodi di siccità rispetto alla sovrabbondanza di umidità. Bisogna ricordarsi in particolare:

  • Tra la primavera e l’estate fiorisce con dei boccioli colorati, molto amati dagli insetti che impollinano
  • Ha bisogno di un terreno, se coltivata in vaso, abbastanza drenante
  • Una volta trapiantata o seminata la salvia ha bisogno di un terreno che non deve mai seccare totalmente
  • Una volta germinata invece l’umidità deve essere solo leggera, e l’irrigazione deve avvenire solo quando il substrato è totalmente asciutto

Una volta cresciuta può essere facilmente replicata con il metodo della talea ed anche con una certa facilità, per crescere e svilupparsi la salvia ha bisogno solo di abbastanza spazio ed una temperatura che non deve essere inferiore ai 10 gradi altrimenti lo sviluppo si arresta, per questo chi la coltiva in vaso dovrebbe spostarla in un luogo meno rigido in inverno.

La salvia va anche potata così da migliorare la crescita “corretta” ed eliminare le parti oramai secche ed improduttive, generalmente i migliori periodi sono quelli legati alla fine dell’estate oppure poco prima della primavera, nella maggior parte dei casi basta impiegare un paio di forbici affilate o cesoie ben disinfettate cimando le parti superiori

Lascia un commento