Coltivare i fagiolini è piuttosto semplice: sono degli ortaggi che richiedono poche attenzioni e regalano dei raccolti generosi, la scelta ideale per chi è alle prime armi con un orto. Appartenenti alla famiglia delle leguminose, i fagiolini sono chiamati anche “mangiatutto”, perché possono essere consumati per intero. Non vanno sgusciati, ragion per cui è importante raccoglierli prima che il seme maturi dentro il baccello.
La coltivazione dei fagiolini è particolarmente diffusa in agricoltura, perché poco esigente e utile all’orto: questo ortaggio, infatti, fornisce una buona quantità di azoto alla terra e, grazie al suo ciclo breve favorisce una rotazione colturale frequente. Sebbene non siamo ortaggi molto pretenziosi, è importante conoscere i giusti passaggi, per non commettere degli errori che potrebbero pregiudicare il raccolto.
Coltivare i fagiolini: i passaggi da seguire
I fagiolini sono degli ortaggi estivi, poco resistenti al freddo, ma anche alle temperature torride. Il momento migliore per la semina è a inizio primavera per avere il raccolto prima che arrivino le temperature afose tipiche dell’estate. Come detto, sono delle piante poco esigenti; crescono bene anche in un suolo povero di nutrienti, perché sono in grado di catturare l’azoto presente nell’aria. Ciò non toglie, che un terreno ben drenato e sostanzioso sia la condizione ideale per questa specie.
La preparazione del terreno va svolta almeno dieci giorni prima della semina e richiede una cura più attenta. È importante vangare in profondità, estirpare pietre ed erbacce, rompere e sgretolare bene le zolle fino a rendere la superficie del suolo uniforme. Sebbene i fagiolini non abbiano bisogno di nutrienti particolari, è buona norma aumentare di anno in anno la sostanza organica nel terreno.
Semina e coltivazione: alcuni consigli pratici
I semi dei fagiolini vanno seminati a 2-3 cm di profondità, distanti l’uno dall’altro circa 20-25 cm, per consentire a ogni pianta lo spazio vitale necessario a crescere bene. Lo spazio fra una fila e l’altra non dovrà essere inferiore ai 30 cm. La zona ideale dovrà essere esposta al sole per gran parte del giorno, almeno 6-8 ore. Vediamo insieme gli accorgimenti più importanti da adottare, per una corretta coltivazione:
- annaffiare il terreno usando un impianto a goccia
- pacciamare l’orto
- eliminare le erbacce infestanti
- sistemare dei sostegni per le specie rampicanti
L’innaffiatura è una cura essenziale, quando si coltivano i fagiolini e va praticata rispettando una regola generale: mai lasciare il terreno bagnato. L’acqua va data solo quando il suolo risulta leggermente secco al tatto. Meglio procedere con un’irrigazione a goccia, facendo molta attenzione a dare il giusto apporto idrico durante la crescita e la fioritura delle piante.
Altrettanto utile è la pacciamatura dell’orto, tanto semplice quanto efficace per favorire lo sviluppo delle piante. Basterà ricoprire il suolo con uno strato di materiale organico vario, come l’erba tagliata, foglie e paglia. Nel caso in cui coltiviate fagiolini rampicanti, infine, sarebbe il caso di sistemare dei sostegni verticali, come le stecche, al fine di evitare pericolosi grovigli dei fusti.